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X Factor 6, Cattelan ha già vinto. È lui il nuovo Baudo?

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Giudici sempre più star, concorrenti sempre più «personaggi » e performer, oltre che cantanti, ascolti della prima puntata da record: +9% rispetto alla puntata d’esordio della scorsa stagione con 815 mila spettatori. X Factor 6 è un successo che fa stappare bottiglie di champagne a Sky. Per non parlare dell’interattività: in tre ore di show sono stati inviati una media di 8 tweet al secondo con #xf6, e ne sono stati raccolti 475 mila, dieci volte il numero registrato lo scorso anno. Poi ci sono gli applausi virtuali del pubblico a casa, la novità resa possibile dalla sempre maggiore dal telecomando Sky: in 7,4 milioni hanno guardato i giudici Arisa, Morgan, Simona Ventura e Elio rimanere a bocca aperta davanti all’esibizione di Nice-Mina.

Ma in questo tripudio di cifre e di note positive credo meriti un bella pacca sulla spalla quello che, contrariamente a ciò che accadeva con la «vecchia tv» rischia di rimanere in ombra: il conduttore Alessandro Cattelan. Intediamoci in un talent show colossale come X Factor, con capisquadra, preparatori canori, stylist, coreografi, preceduto da selezioni, boot camp, la figura di quello che dice: «Signore e signori» potrebbe sembrare gregaria. E sarebbe un errore. C’è sempre uno che ci mette la faccia per tutta la baracca, una voce lesta che si deve far sentire e dare indicazioni sul televoto, un volto che deve bucare, una figura di stile con il caro vecchio gelato in mano, una personalità che deve tenere a freno pubblico in studio, ragazzi sul palco, giudici pronti allo scazzo. Insomma un catalizzatore di nervi a fior di pelle con funzione di parafulmine 3.0. E in questo Alessandro Cattelan è stato bravissimo. Se per l’ultima edizione si è beccato i complimenti telefonici di Fiorello, dopo ieri sera ci vorrebbe Pippo Baudo a dirgli che la tv educata che non annoia ma spacca, in questi anni la può condurre lui. Non un ragazzo improvvisato ma un funambolo della parola che si è preparato come per il compito in classe di matematica alla maturità senza avere addosso l’aria del sapientino. Sicuro, elegante, discreto, Cattelan ha condotto la barca con mani sicure sulla barra del timone sempre al centro.

Gli auguro, contro il nostro interesse, di non diventare mai «un personaggio da giornali», di non mischiare la sua vita privata, figlia Nina e compagna Ludovica Sauer, con il suo lavoro ma di limitarsi a qualche inevitabile paparazzata, di continuare a twittare, scornacchiare in radio, scrivere le sue cose.

E dare corpo e sostanza al Pippo del futuro. La strada è quella giusta.

Voi che ne pensate?


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